Lettera di addio.
Ecco il pensiero che mio padre, se ne avesse avuto il tempo, avrebbe voluto indirizzare ai soci di cui si è preso cura con dedizione ed affetto per mezzo secolo. Ne sono sicura anche per ciò che mi ha spesso detto nelle pause del nostro comune lavoro.
Fulvia Coppola
Cari soci, amici di vecchia e nuova data.
Vi ringrazio per l'affetto che in questi lunghi anni mi avete dimostrato.
Posso dire con certezza di aver conosciuto delle splendide persone che si sono dimostrate dei veri "amici".
Ringrazio soprattutto il mio carissimo "fratello" Giulio, poiché una lunga conoscenza ci ha permesso di cementare sempre di più la nostra amicizia.
Abbiamo lottato insieme per l' associazione e proprio per questo mi dispiace lasciarlo da solo.
Voglio però tranquillizzare in primis il mio caro amico Giulio e tutti i soci amici che, con la mia dipartita, il mio lavoro non si ferma. Anzi continua più di prima con la presenza della mia compagna di lavoro: mia figlia. Mi ha sempre accompagnato nel mio lavoro di stamperia e resterà sempre a vostra disposizione per qualsiasi cosa.
Ora vi dico addio anzi arrivederci, vado a godermi il meritato riposo, parto per il mio ultimo viaggio.
Napoli, 11 maggio 2022
il vostro caro amico Angelo